SABATO 29 APRILE, alle ore 10,30 – SPAZI E GIARDINI FRA IL SACRO E L’ARTE

la primavera invoglia le uscite. Dopo la nostra ultima visita alle bellezze segrete dell’Aventino (Convento di S. Alessio e Accademia di Danza), sono a proporvi la visita a un’altra coppia di SPAZI E GIARDINI FRA IL SACRO E L’ARTE: così potremmo definire la nostra prossima avventura.
Stavolta entreremo in un altro giardino sacro e insieme magico: si tratta del Giardino della Scala Santa,stretto tra la piazza di S. Giovanni in Laterano, la via Emanuele Filiberto e la Scala Santa. Questo affascinante giardino, che era anche un orto, come testimoniato dalle immagini d’epoca, appartiene ai Padri Passionisti custodi della Scala Santa (da non confondere con il giardino sopra il Tempio di Claudio da noi già visitato l’8 Aprile). Oggi questo spazio verde di riposo, meditazione e preghiera, è stato completamente trasfigurato in spazio all’aperto di arte contemporanea, dove le opere degli artisti dialogano con gli alberi, le erbe e le siepi del giardino stesso.
Di notevole impatto l’intervento di Maria Dompè, che ha rimodellato il terreno creando un sistema di crateri concentrici, onde di energia in espansione ricoperte di un morbido tappeto erboso.
Accanto a questo intervento site-specific, i lavori dei numerosi altri artisti: Silvia Stucky reinterpreta il giardino giapponese con il suo tsukubai, contenitore di pietra per l’acqua con cui purificarsi, presente nei giardini del tè giapponesi, nel richiamo alla purificazione dell’acqua santa del mondo cattolico.
Claudio Palmieri crea un’architettura sospesa, una ragnatela di fili d’acciaio sulle cime dei cipressi, giocando fra spazio della natura e spazio creato dall’uomo: una radura, insieme sacra e magica.
Claudio Nardulli nella sua “Eclittica celeste” crea una rarefatta scultura in pietra, nel solco di una riflessione ispirata ai volumi e alle forme astratte delle architetture moderne che studia e che ha fotografato, come i paraboloidi iperbolici di Felix Candela a Valencia.
Accanto a questi artisti, il Giardino ospita opere di altri maestri dell’arte contemporanea, da Mirella Bentivoglio a Enrico Accatino, da Lucilla Catania a Oliviero Rainaldi.
Dal Contemporaneo al Medioevo: dopo l’immersione nel Giardino della Scala Santa, visiteremo al di là della piazza di Porta S. Giovanni, il CHIOSTRO DELLA BASILICA DI S. GIOVANNI IN LATERANO, capolavoro medioevale dei Vassalletto, importante famiglia di marmorari romani, costruito fra 1215 e 1232, che ospita negli ambulacri sculture, frammenti architettonici e decorazioni della basilica antica, e si caratterizza per la ricchezza del fregio a mosaico della trabeazione
L’appuntamento è per SABATO 29 APRILE, alle ore 10,30, in piazza Porta S. Giovanni, 10. Costo della visita: Euro 12 più offerta libera di 2-3 Euro come contributo d’ingresso all’Associazione TraLeVolte.
Per partecipare alla visita è necessario PRENOTARE, entro e non oltre venerdi’ 28 Aprile alle ore 14, lasciando il proprio nome e indirizzo mail, e possibilmente un recapito telefonico.
IMPORTANTE !!. La visita si effettua solo su prenotazione. Se dovesse mancare il numero minimo, essa verrà annullata. In questo caso, chi si presenta all’ultimo momento senza aver prenotato rischia di fare un viaggio a vuoto.

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25/06/2017 – OLTREUR – ACROPOLI URBANE, NUOVE CENTRALITA’. PERIFERIE E NON LUOGHI

Domenica 25 giugno 2017

OLTREUR – ACROPOLI URBANE, NUOVE CENTRALITA’. PERIFERIE E NON LUOGHI
Appuntamento ore 17 in viale Oceano Pacifico angolo viale Città d’Europa.
Costo di partecipazione: € 12,00
Per la passeggiata occorre munirsi di auto propria o collegarsi a visitatori con auto propria

PREMESSA
Una passeggiata, parte a piedi e parte in macchina, alla scoperta del quadrante urbano che dall’EUR arriva e supera il Grande Raccordo Anulare. Un’area vasta, frutto della sovrapposizione e dalla successione di differenti interventi e insediamenti di edilizia privata e pubblica, a partire dagli anni ’70, da Mostacciano al Torrino Sud, dal Torrino Nord (area di saldamento con l’EUR, al “quartiere dei pianeti”, fra l’insediamento popolare di Decima e Torrino Nord, fino ad arrivare, oltre il GRA, al quartiere di Mezzocammino, tuttora in costruzione (di cui parleremo solamente a fine passeggiata).
Una sequenza di interventi, chiaramente riconoscibili nella reciproca separatezza, che configurano una città di addizioni e non una continuità urbana. Una sequenza di insiemi edilizi, caratterizzarti da una nuova dimensione metropolitana dell’abitare, dal lusso delle piscine private sugli attici alla presenza di enclaves residenziali chiuse, secondo un modello che cita i condomini delle metropoli sudamericane, assai più che un modello romano o italiano di residenza. Lo spazio delle colline viene “spalmato” da estese espansioni edilizie, ripetitive e seriali, che cancellano, assieme alle diversità orografiche, i panorami e la specificità dei luoghi. Dal Torrino Sud l’affaccio sulla valle del Tevere, potenzialmente suggestivo per la relazione con le colline e le alture limitrofe, come quella dell’EUR con la chiesa dei SS. Pietro e Paolo, risulta vanificato nelle sue potenzialità paesaggistiche da un’incapacità a valorizzare le risorse del sito stesso, come il giardino pubblico degradato e abbandonato alla sommità della collina.
Dal Torrino Sud a Mostacciano, da viale Città d’Europa a Mezzocammino alla collina di viale degli Astri, lo spazio è quello di acropoli rinserrate in sé stesse, con qua e là episodi di architetture significative, dove la relazione con il territorio e il paesaggio appare mortificata e ignorata. Una città di frammenti, in attesa della ricucitura di un progetto unitario, in grado di restituirle continuità e valore: ma proprio per questo un quadrante urbano su cui impostare riflessioni di notevole interesse, e costruire occasioni progettuali condivise di riqualificazione civile e identitaria.

PROGRAMMA
17 VIALE CITTÀ D’EUROPA, LA NUOVA PERIFERIA DI LUSSO. Una passeggiata
sull’acropoli, fra via Tirana e via Copenaghen.
17:30 Spostamento in auto lungo il viale della Grande Muraglia, al “quartiere dei pianeti”, e da
qui al Torrino Nord, con passeggiata lungo il VIALE DEGLI ASTRI. Verrà discusso
l’interessante insediamento, opera dell’arch. Berarducci.
18,15 Spostamento al TORRINO SUD. Da piazza Cina esploreremo il quartiere, soffermandoci
sul panorama della valle del Tevere e in direzione dell’EUR lungo la via Fiume Giallo.
19:00 Spostamento a MOSTACCIANO, insediamento residenziale degli anni ’70, legato
all’immagine della palazzina e all’idea di centro commerciale e residenziale autosufficiente.
19:45 Domande e risposte – Sono previste alla conclusione della visita fra il relatore e i
Partecipanti
20 Saluti e ringraziamenti

RELATORI (CV allegati)
– (introduzione) Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)
– Relatore: Alessandro Mazza (storico dell’architettura/Ph.D.)

 

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18/06/2017 – ITINERARI DEL MODERNO – L’EUR. ARCHITETTURE RESIDENZIALI DAL “WEISSENHOF” ROMANO DELLA MOSTRA DELL’ABITAZIONE AGLI ANNI DELLA “DOLCE VITA”

Domenica 18 Giugno 2017

[ITINERARI DEL MODERNO – L’EUR. ARCHITETTURE RESIDENZIALI DAL “WEISSENHOF” ROMANO DELLA MOSTRA DELL’ABITAZIONE AGLI ANNI DELLA “DOLCE VITA”]
[Appuntamento: ai piedi della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo]
Ore 16, 30
Costo di partecipazione: € 12,00

PREMESSA
La passeggiata studia l’EUR come l’esempio più coerente e concluso di edilizia residenziale razionalista e moderna a Roma. L’importanza architettonica di villini e palazzine di questo quartiere è stata finora largamente trascurata da una storiografia, che ha puntato a ricostruire la qualità monumentale dei suoi edifici pubblici, in relazione alle volontà “imperiali” del regime fascista. L’architettura residenziale postbellica costituisce invece un notevole laboratorio di compresenza fra arti decorative e architettura, nel segno della diffusione – su un’area omogenea e in maniera compatta – di ricerche architettoniche maturate a partire dalle esperienze dei maestri del razionalismo internazionale, da Libera al Bauhaus a Neutra a Wright. Il risultato è una concentrazione – anomala, per Roma, e del tutto peculiare – di edifici di alta qualità formale all’interno di spazi strutturati e calibrati con una forte qualità ambientale e paesaggistica, dal disegno del verde alle alberature, agli elementi ricorsivi di arredo, come le murature di tufo sbozzato che costituiscono il leitmotiv unitario della delimitazione degli spazi esterni.
La passeggiata prende le mosse dall’irrealizzato complesso della Mostra dell’Abitazione dell’e42, unico nucleo abitativo del quartiere previsto dal fascismo, da ubicarsi sulla collina adiacente la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Progetti e suggestioni di questo “Weissenhof” romano vengono messi a confronto con l’edilizia di qualità, opera di altri progettisti, realizzata invece nel dopoguerra proprio su quest’area.
Obiettivo della visita è quello di evidenziare agli architetti la qualità progettuale di architetture e spazi esterni, in grado di costituire un termine di confronto con le modalità della progettazione contemporanea.

PROGRAMMA
16, 30 ITINERARI DEL MODERNO – L’EUR. IL “WEISSENHOF” ROMANO DELLA MOSTRA DELL’ABITAZIONE. Relatore: ALESSANDRO MAZZA
17:50 L’EUR E IL DOPOGUERRA: ARCHITETTURE NEGLI ANNI DELLA “DOLCE VITA”. Relatore: VALENTINA PISCITELLI
19,15 Domande e risposte – Sono previste alla conclusione della visita fra il relatore e i partecipanti
19, 30 Saluti e ringraziamenti

RELATORI
– (Es.) Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)
– Relatore: Alessandro Mazza (storico dell’architettura/Ph.D.)

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04/06/2017 – DALLA CITTA’ GIARDINO AL TUFELLO. LE MOLTE ANIME DI MONTE SACRO

Domenica 4 Giugno 2017
DALLA CITTA’ GIARDINO AL TUFELLO. LE MOLTE ANIME DI MONTE SACRO
Appuntamento ore 16, 30 in piazza Sempione, davanti alla Chiesa
Costo di partecipazione: € 12,00

PREMESSA
Dopo la Garbatella, prosegue il viaggio alla scoperta delle garden city a Roma. E’ la volta di Monte Sacro, ossia Città Giardino Aniene. Un tessuto diffuso di villini, alternato ad alcuni nuclei “forti”, insediamenti a carattere più denso e raccolto. Rispetto alla Garbatella, un quartiere a destinazione sociale più mista e interclassista, dove insediamenti di carattere popolare convivono con abitazioni unifamiliari e bifamiliari di tono benestante. La presenza di interventi legati a un singolo progettista, come Vincenzo Fasolo per i villini in via Cimone, conferisce ad alcune zone un gradevole carattere di uniformità e una configurazione esteticamente caratterizzata.
La passeggiata proseguirà analizzando il quartiere del Tufello, insediamento a carattere decisamente popolare sorto negli anni ’30 come espressione della politica di segregazione e allontanamento dei ceti popolari perseguita dalla politica urbanistica del fascismo. L’accostamento, topografico e geografico, tra la cultura anglosassone del decentramento e del ruralismo e quella della concentrazione e dell’isolamento del decennio successivo, fra anticittà e borgata densa, è spia delle contraddizioni attraversate da Roma, nella sua evoluzione da ottocentesca città papale a disordinata metropoli moderna.

PROGRAMMA
16:30 Introduzione e coordinamento a cura di VALENTINA PISCITELLI
16:45 OLTRE ANIENE: LA GARDEN CITY (A. Mazza / V. Piscitelli). Visita alla zona Est di Montesacro, la più conservata (via Cimone, via Picco dei Tre Signori). Architetture moderne, speculazione e vecchio insediamento, fra viale Adriatico, via Monte Bianco e viale Jonio.
18:00 LA DIMENSIONE METROPOLITANA: TUFELLO E VAL MELAINA. (A. Mazza / V. Piscitelli) Visita al nucleo fascista del Tufello, espressione di una regolarità urbanistica affine a quella delle “città nuove” della pianura Pontina: come queste ultime, il Tufello presenta un carattere di avamposto in mezzo al nulla della campagna e dell’Agro.
18:45 LO SPREAD METROPOLITANO (A. Mazza/V. Piscitelli). Oltre il Tufello, la metropoli slabbrata a partire dagli anni ‘7’: dal Nuovo Salario a Vigne Nuove, grandi interventi di edilizia pubblica e speculazione residenziale privata configurano uno spazio informe, dilatato, insieme caotico e irriducibile a una forma unitaria, dove infrastrutture e centri commerciali segnano uno spazio immemore del genius loci e del limite.
19:15 Domande e risposte
19:30 Saluti e ringraziamenti

RELATORI
– (Es.) Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)
– Relatore: Alessandro Mazza ((storico dell’architettura, Ph.D.)

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21/05/2017 – LA GARBATELLA, IL FIUME E LE SETTE CHIESE: TRA VALADIER, PIO VI E LE VILLE

Domenica 21 maggio 2017
[LA GARBATELLA, IL FIUME E LE SETTE CHIESE: TRA VALADIER, PIO VI E LE VILLE ]
[Appuntamento: piazza D. Sauli, davanti alla scuola Cesare Battisti ]
Ore 16
Costo di partecipazione: € 12,00

PREMESSA
Da Nanni Moretti in poi, crediamo di conoscere tutto della Garbatella. La ricchezza architettonica, ma soprattutto degli spazi urbani progettati a scala di vicinato e di comunità qualifica questo insediamento come il più notevole quartiere di edilizia popolare romana del ‘900. Tuttavia, esso si porta dietro da sempre una sorta di stigma dell’isolamento: nasce e si sviluppa isolato, nel vuoto di una campagna solo successivamente raggiunta e collegata alla città dalle espansioni di edilizia intensiva del secondo dopoguerra.
La nostra passeggiata intende sfatare questo mito, provando a ricostruire la rete delle presenze e delle preesistenze in cui la Garbatella si inserisce con tutta la sua autorevolezza, presenze e preesistenze che raccontano di una storia e di uno sviluppo interrotto, nella relazione complessa e conflittuale con il fiume – le cui alluvioni, fino agli anni ’30 del ‘900, segnano le “marrane” di fondovalle di tutta l’area, dal fiume Almone al fosso di Grottaperfetta –, nella prolungata vicenda di un isolamento delle alture e dei tentativi e progetti di sviluppo, bonifica e trasformazione del territorio. Un rapporto, quello di quest’area del suburbio, che si è tradotto in uno sviluppo urbano interrotto e differito, sul quale l’urbanistica mussoliniana ha depositato il forte e controverso segno della via Imperiale, l’attuale via Cristoforo Colombo.
La nostra visita intende rileggere lo sviluppo moderno della Garbatella alla luce di una rete di eventi e segni sedimentati sul territorio, in grado di articolare e contestualizzare l’idea di “isolamento urbano” da sempre sottesa a questa pregiata enclave architettonica.

PROGRAMMA
16 Introduzione e coordinamento a cura di VALENTINA PISCITELLI
16,15 LA GARBATELLA, OVVERO L’ISOLAMENTO DELLA “GARDEN CITY” Relatore: ALESSANDRO MAZZA
17:30 IL FIUME E LE SETTE CHIESE: TRA VALADIER, PIO VI E LE VILLE.
18:45 Domande e risposte – Sono previste alla conclusione della visita fra il relatore e
i partecipanti
19 Saluti e ringraziamenti

RELATORI
– (Introduzione) Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)
– Relatore: Alessandro Mazza ((storico dell’architettura, Ph.D.)

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06/05/2017 – OLTRE IL TEVERE: IL GIANICOLO FRA VILLE E POETI

sabato 6 maggio 2017

OLTRE IL TEVERE: IL GIANICOLO FRA VILLE E POETI

Appuntamento SABATO 6 MAGGIO 2017 alle ORE 16.00 in largo Cristina di Svezia, davanti all’ingresso dell’Orto Botanico.

PREMESSA
La passeggiata inizia con una visita all’Orto Botanico, inserito in una cornice paesaggistica ancora intatta, quella della villa Corsini, notevole esempio di sistemazione settecentesca. Nel giardino, l’asse della fontana degli undici zampilli costituiva l’ascesa alle pendici del Gianicolo, in uno spazio in cui la città antica (Trastevere) si relazionava, senza soluzione di continuità, con la natura e il panorama.
Proseguiremo alla scoperta del Gianicolo, iniziando da una sua gemma nascosta: la villa del Bosco Parrasio, donata dal re Giovanni V del Portogallo all’Accademia dell’Arcadia per i suoi convegni, sede di declamazioni poetiche e tuttora proprietà dell’Accademia.
Arriveremo infine a villa Sciarra, porzione superstite di un importante complesso in origine esteso a valle fino a S. Cosimato. Il quartiere edificato a partire da inizio ‘900 sulle pendici del colle, una “Trastevere alta”, presenta lungo le vie Nicola Fabrizi, Dandolo e limitrofe alcune importanti architetture residenziali, opera di progettisti come Aschieri, Sabbatini, Limongelli, Giorgio Calza Bini, esponenti di una modernità romana che da suggestioni vernacolari approda, attraverso l’esperienza novecentista, a un razionalismo di qualità notevole.
La passeggiata ha quindi un duplice interesse: la ricostruzione della relazione fra la città e la campagna di ville e vigne che la avvolgeva nel passato preunitario, qui ancora leggibile per una notevole estensione: correlata a questa, la ricchezza degli scorci e dell’orografia, posta a creare paesaggi distinti ed individuati. E accanto a questa relazione, l’inserimento nella giacitura orografica di grande suggestione – si pensi alla relazione a distanza con l’altra eminenza orografica, il colle Aventino al di là del fiume – di alcuni esempi di architetture del ‘900 di alta qualità estetica e urbana.

PROGRAMMA
16 Introduzione e coordinamento a cura di VALENTINA PISCITELLI
16,15 OLTRE IL TEVERE: IL GIANICOLO E LE SUE PENDICI. (A. Mazza / V. Piscitelli)
17,00 FRA BAROCCHETTO E RAZIONALISMO: IL GIANICOLO MODERNO. (A. Mazza / V. Piscitelli)
18 Domande e risposte
18,15 Saluti e ringraziamenti

RELATORI
– Relatore: Alessandro Mazza (storico dell’architettura, Ph.D.)
– Relatore: Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)

Appuntamento SABATO 6 MAGGIO 2017 alle ORE 16 (le 4 del POMERIGGIO) in largo Cristina di Svezia, davanti all’ingresso dell’Orto Botanico.

Costo della visita Euro 12 + Euro 8 biglietto d’ingresso all’Orto Botanico. Se la visita supera i 20 aderenti, il biglietto d’ingresso si dimezza a Euro 4 a persona.
Per partecipare alla visita è necessario PRENOTARE, entro e non oltre venerdi’ 5 Maggio alle ore 14, lasciando il proprio nome e indirizzo mail, e possibilmente un recapito telefonico.
IMPORTANTE !!. La visita si effettua solo su prenotazione. Se dovesse mancare il numero minimo, essa verrà annullata. In questo caso, chi si presenta all’ultimo momento senza aver prenotato rischia di fare un viaggio a vuoto.

 

 

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23/04/2017 – UN PROTAGONISTA SCONOSCIUTO. VIAGGIO FRA LE ARCHITETTURE DI MARIO LORETI

domenica 23 aprile 2017UN PROTAGONISTA SCONOSCIUTO. VIAGGIO FRA LE ARCHITETTURE DI MARIO LORETI.

Appuntamento: piazza Trasimeno, davanti al Liceo Giulio Cesare, ore 10, 30

Costo di partecipazione: € 12,00

PREMESSA
Progettista di importanti edifici residenziali, grandi alberghi e complessi religiosi, oltre che raffinato progettista di mobili e arredi, Mario Loreti attraversa con le sue architetture razionalismo, avanguardia e rivisitazione in senso astratto e semplificato della classicità. Un viaggio fra le palazzine di Corso Trieste e via Chiana, l’edificio giovanile di viale Gorizia, il notevole intensivo di piazza Bologna e il complesso scolastico e religioso di S. Orsola in via Livorno, alla ricerca di una declinazione originale di una Modernità “altra”. La visita prosegue spostandosi in metropolitana per tre fermate fino a Termini, dove potremo ammirare sulla via Cavour non distante dalla Stazione due fra i più interessanti alberghi opera del progettista: il Mediterraneo e l’Atlantico. Il primo costituisce una sorta di rivisitazione in chiave razionalista e monumentale della Torre di Mecenate, presente nel genius loci in quanto ubicata nelle vicinanze, dalla cui cima Nerone osservava l’incendio di Roma e della Suburra sottostante accompagnandosi con la cetra. Mentre il contiguo Albergo Atlantico è un  notevole pezzo di architettura che contamina Déco e stile ‘900 con suggestioni delle avanguardie futuriste.

PROGRAMMA
10:30 Introduzione e coordinamento a cura di VALENTINA PISCITELLI
10:45 ARCHITETTURE DI LORETI FRA CORSO TRIESTE E PIAZZA BOLOGNA (A. Mazza / V. Piscitelli)
12:20 VIA CAVOUR: I GRANDI ALBERGHI (A. Mazza / V. Piscitelli)
13:00 Domande e risposte
13:30 Saluti e ringraziamenti
RELATORI
– Relatore: Alessandro Mazza (storico dell’architettura, Ph.D.)
– Relatore: Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)

 

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22/04/2017 – IL CONVENTO, CHIOSTRO E GIARDINO DI S. ALESSIO E L’ACCADEMIA NAZIONALE DI DANZA

passeggiateromane – 22 aprile 2017 ore 10.30

visita all’Aventino, colle dell’isolamento e della memoria

Visiteremo il Convento di S. Alessio, che nasconde un bel Chiostro, un Giardino murato affacciato sul Tevere e su Roma, e l’Appartamento di Re Carlo IV di Spagna (che acquistò il complesso nel 1813). La struttura ospita oggi l’Istituto Nazionale di Studi Romani.

Dal Convento, attraversando appunto l’Aventino, ci dirigeremo all’Accademia di Danza, dove potremo entrare nella Sala oggi destinata alle rappresentazioni:

Il palazzo venne edificato negli anni’30, su un preesistente ristorante, luogo di ritrovo della società romana, denominato Castello dei Cesari. La Sala risulta ricavata all’interno del prezioso rudere degli ambienti delle Terme Surane, di età traianea, ampliate e ricostruite fra III e IV secolo da Diocleziano.

L’appuntamento è per SABATO 22 APRILE, alle ore 10:30, in piazza dei Cavalieri di Malta, 2. 

Costo della visita: Euro 12 più offerta libera di 2-3 Euro come contributo d’ingresso all’Accademia Nazionale di Danza.
Per partecipare alla visita è necessario PRENOTARE, entro e non oltre venerdì 21 aprile alle ore 14:00, lasciando il proprio nome e indirizzo mail, e possibilmente un recapito cellulare.

IMPORTANTE !!. La visita si effettua solo su prenotazione. Se dovesse mancare il numero minimo, essa verrà annullata. In questo caso, chi si presenta all’ultimo momento senza aver prenotato rischia di fare un viaggio a vuoto.

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