PASSEGGIATE ROMANE | INARCH LAZIO
n.2 Città Giardino Aniene
domenica 13 aprile 2014 ore 11,15
a cura di Alessandro Galassi e Biancamaria Rizzo
Appuntamento: ore 11,15 Ponte Nomentano
La passeggiata vuole sviluppare la conoscenza di quella che in origine era nota come “Città Giardino Aniene”, edificata all’inizio degli anni ’20 come zona destinata alla media borghesia ripercorrendo i momenti della sua ideazione e realizzazione fino ad arrivare ai giorni nostri.
Città Giardino Aniene nata come la coeva borgata giardino della Garbatella fuori dal Piano Regolatore del Sanjust, rappresenta, insieme all’esempio di Milanino, uno dei principali esempi di riproposizione in Italia del modello della garden city anglosassone.
Al tempo stesso è il tentativo di sviluppare una parte importante di città concentrando le energie delle varie cooperative edilizie, che fino a quel momento avevano incontrato molte difficoltà per l’attuazione dei loro programmi sociali, in un’unica zona.
Il Consorzio che viene creato tra il Comune di Roma, Unione Edilizia Nazionale e Istituto per le case popolari per la “costruzione di una città giardino nella regione Nomentana al di là dell’Aniene”, si preoccupa in primo luogo di redigere un piano urbanistico, sviluppato da Gustavo Giovannoni, che ancora oggi rimane insuperabile per la cura e l’attenzione con cui viene tracciato il sistema viario seguendo l’orografia della zona.
Il cuore di Città Giardino è rappresentato da Piazza Sempione in cui è localizzata Chiesa parrocchiale disegnata da Gustavo Giovannoni, e i due fabbricati semi-intensivi progettati da un giovanissimo Innocenzo Sabbatini che in quegli anni inizia la sua lunga e proficua collaborazione con l’Istituto per le case popolari. Da qui si dipartono le strade ad anello che distribuiscono le zone dove sono localizzati i villini costruiti dalle cooperative edilizie.
Le differenti cooperative edilizie che lavorano a Città Giardino Aniene si avvalgono dell’opera di professionisti romani alcuni dei quali alle loro prime opere.
E’ così che ancora oggi possiamo ammirare i villini di Mario Marchi e Giovanni Jacobucci (Cooperativa l’Italica), quelli di Roberto Marino e Angelo Guazzaroni (Cooperativa Liberi Professionisti) e quelli di Lorenzo Corrado Cesanelli (Cooperativa La Montagnola).
Tra tutti spiccano però i lavori di Vincenzo Fasolo che, incaricato dalla Cooperativa degli Impiegati dello Stato, progetta e dirige tra il 1920 e il 1925 i lavori di 82 villini, molti dei quali ancora oggi esistenti.
Dopo il 1924 il coordinamento per l’ultimazione dei lavori di Città Giardino passa nelle mani dell’ICP, che edifica nelle aree residue una serie di interventi di altissimo valore architettonico.
Il primo è la realizzazione di un complesso di palazzine su Viale Gargano a firma di Alessandro Limongelli (1924), successivamente viene completato il lato meridionale della piazza con un complesso di Alfredo Energici scelto attraverso un concorso di progettazione (1925), e terminando con l’intervento del 1929 su Viale Adriatico di Camillo Palmerini, riconoscibile dal grande arcone che collega due palazzine simmetriche.
Nella zona più esterna invece l’Istituto costruisce alcuni complessi popolari come quello di Via Monte Velino e quello di Via Isola Bella, curati da Massimo Piacentini e dall’ufficio tecnico dell’ICP.
Il quartiere di Città Giardino, vittima purtroppo delle speculazioni degli anni ’50 e ’60 che portano alla demolizione di un gran numero di villini per far posto a più ingombranti palazzine, conserva tutt’oggi un elevatissimo numero di permanenze architettoniche, e l’intero patrimonio costruito dall’Istituto per le case popolari.
ITINERARIO:
Ponte Nomentano
Viale Gottardo: villini della Cooperativa Liberi Professionisti (Roberto Marino, Angelo Guazzaroni)
villini della Cooperativa l’Italica (MarioMarchi)
Via Cimone: villini della Cooperativa Impiegati dello Stato (Vincenzo Fasolo)
Piazza Sempione: chiesa Parrocchiale (Gustavo Giovannoni)
fabbricati semi-intensivi 1 e 2 (Innocenzo Sabbatini)
complesso Montesacro III – Lotto II(Alfredo Energici)
Viale Gottardo: complesso Montesacro III – Lotto I (Alessandro Limongelli)
Via Abetone: complesso Montesacro III – LOTTO V(Camillo Palmerini)
Viale Carnaro villini della Cooperativa impiegati delle Ferrovie dello Stato “Parva Domus”
Viale Gargano: villini della Cooperativa l’Italica (Lorenzo Cesanelli)
Corso Sempione villino Ravagnan (Ottorino Sampò)
Ponte Tazio: (ICP – Gustavo Giovannoni)
Ponte Nomentano
La durata della visita è di circa due ore
Le “Passeggiate romane” a cura dell’Istituto Nazionale di Architettura del Lazio con l’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico sono giunte alla quarta edizione.
Il calendario di quest’anno prevede altri 6 incontri a cadenza bisettimanale, le date previste sono: 0 aprile, 27 aprile, 3 maggio, 7 giugno, 29 giugno.
per la visita del 3 maggio al QUIRINALE è necessaria l’iscrizione, ingresso massimo 20 persone. E’ necessario prenotarsi fornendo: nome, cognome, luogo e data di nascita.
Dopo Montesacro si passeggerà all’Aventino con Alessandro Mazza, alla città meticcia Metropoliz con Giorgio de Finis, ancora al Palazzo del Quirinale con Marina Natoli, a San Lorenzo con Antonello Sotgia, alla città dell’altra economia con Luciano Cupelloni.
Da un’idea di Marina Natoli, Valentina Piscitelli e Roberto Veneziani, le “Passeggiate romane”, costituiscono una serie di percorsi attraverso la città promossi dall’ IN/ARCH Lazio e guidati da esponenti del mondo dell’architettura e della cultura che, con il loro impegno, vogliono rendere una concreta testimonianza dell’inestimabile ricchezza e qualità dei luoghi in cui viviamo e sostenere la campagna di tesseramento annuale dell’unico Istituto culturale riconosciuto giuridicamente (Decreto Presidenziale 28 Marzo 1972 n. 236).
Ci si incontra per passeggiare e ascoltare le suggestioni di Roma, per accrescere la consapevolezza della straordinaria storia millenaria della nostra città e la qualità della nostra vita. La buona architettura è infatti portatrice di valori positivi come la sicurezza, la funzionalità, la bellezza, oltre ad essere motore di innovazione, ricerca e sviluppo. È un esempio concreto di come si possano tradurre in realtà quei valori che hanno fatto del nostro Paese, nei secoli, un luogo unico al mondo.
PARTECIPAZIONE GRATUITA PER I SOCI IN/ARCH Lazio
PER I NON ISCRITTI TESSERA PER UNA PASSEGGIATA: 15 EURO
max 30 persone
INFO E PRENOTAZIONI:
arch. Flavio Mattioni
passeggiateinarch@gmail.com – cell. 393 9631488
www.facebook.com/passeggiateinarchlazio
www.inarchlazio.it
La passeggiata si propone di approfondire le differenti anime di uno dei più interessanti quartieri di espansione della città di Roma, che si è sviluppato sostanzialmente tra le due guerre, durante il fascismo, che lo eleverà a modello di modernità urbana. La zona ha come baricentro la piazza con la forte presenza connotativa del palazzo delle poste, realizzato nel 1935 da Mario Ridolfi e Mario Fagiolo, che è sicuramente l’elemento di maggior qualità architettonica del quartiere, da cui si dipana un tessuto a raggiera che si stempera a nord ovest e a sud ovest con quello ortogonale delle preesistenze tardo ottocentesche di via Nomentana e di viale Regina Margherita.
Il quartiere, previsto nel Piano Regolatore del 1909 come espansione residenziale borghese, insieme a Prati – Delle Vittorie e Appio – Tuscolano (si noti la similitudine dei tessuti a raggiera generati da Piazza Mazzini e Piazza Re di Roma), fu realizzato per soddisfare le esigenze abitative del ceto medio, su cui poggiava il consenso del regime. Tra questi spicca per qualità architettonica ed innovazione tipologica, il maestoso blocco realizzato da Mario De Renzi per l’impresa Federici, su viale XXI Aprile, non a caso scelto da Ettore Scola per l’ambientazione del film “Una giornata particolare” dove è resa magistralmente la sensazione del coinvolgimento della popolazione alle imprese del regime.
Sono inoltre presenti, ai margini della città consolidata, esempi di residenze alto borghesi, dietro Villa Torlonia e via di Villa Massimo, dove è situato un brillante esempio di “palazzina romana” di Mario Ridolfi. Una terza tipologia di residenze, di stampo più popolare, la troveremo invece a ridosso dell’asse di via Tiburtina, con il pregevole blocco a gradoni realizzato da Innocenzo Sabbatini per l’Istituto Case Popolari su via della Lega Lombarda, conosciuto anche come “Casa del Sole”.
La visita toccherà altre emergenze architettoniche della zona, tra cui il complesso del dopolavoro Ferrovieri realizzato da Angiolo Mazzoni del Grande, con l’imponente teatro Italia (per un lungo periodo cinema Universal) su via Bari e il cinema Jolly (già cinema Atlante) di Francesco De Intinis, di fronte alla casa di Sabbatini.
Le “Passeggiate romane” a cura dell’Istituto Nazionale di Architettura del Lazio con l’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico sono giunte alla quarta edizione.
Il calendario di quest’anno prevede altri 6 incontri a cadenza bisettimanale, le date previste sono: 13 aprile, 20 aprile, 27 aprile, 3 maggio, 7 giugno, 29 giugno.
Dopo Piazza Bologna si passeggerà a Montesacro con Alessandro Galassi e Biancamaria Rizzo, all’Aventino con Alessandro Mazza, alla città meticcia Metropoliz con Giorgio de Finis, ancora al Palazzo del Quirinale con Marina Natoli, a San Lorenzo con Antonello Sotgia, alla città dell’altra economia con Luciano Cupelloni.
Da un’idea di Marina Natoli, Valentina Piscitelli e Roberto Veneziani, le “Passeggiate romane”, costituiscono una serie di percorsi attraverso la città promossi dall’ IN/ARCH Lazio e guidati da esponenti del mondo dell’architettura e della cultura che, con il loro impegno, vogliono rendere una concreta testimonianza dell’inestimabile ricchezza e qualità dei luoghi in cui viviamo e sostenere la campagna di tesseramento annuale dell’unico Istituto culturale riconosciuto giuridicamente (Decreto Presidenziale 28 Marzo 1972 n. 236).
Ci si incontra per passeggiare e ascoltare le suggestioni di Roma, per accrescere la consapevolezza della straordinaria storia millenaria della nostra città e la qualità della nostra vita. La buona architettura è infatti portatrice di valori positivi come la sicurezza, la funzionalità, la bellezza, oltre ad essere motore di innovazione, ricerca e sviluppo. È un esempio concreto di come si possano tradurre in realtà quei valori che hanno fatto del nostro Paese, nei secoli, un luogo unico al mondo.
PARTECIPAZIONE GRATUITA PER I SOCI IN/ARCH Lazio
PER I NON ISCRITTI TESSERA PER UNA PASSEGGIATA: 15 EURO
max 30 persone
INFO E PRENOTAZIONI:
arch. Flavio Mattioni
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