Architettura della soluzione

i lunedì dell’architettura©
lunedì 3 aprile 2023 | ore 19.00 – ACER, via di Villa Patrizi 11, Roma

Architettura della soluzione
L’architettura degli interni attraverso la visione di due architetti romani

Incontro con:
Maria Acrivoulis e Filippo Bombace

La contemporaneità ci consegnerà un nuovo modo di vivere e di gestire gli spazi?
Attraverso il confronto per immagini dei progetti degli architetti Filippo Bombace e Maria Acrivoulis l’incontro vuole mettere in luce le possibilità rivelate da diverse rappresentazioni del mondo e dello spazio
dell’abitazione contemporanea. A parità di visione, ci si interrogherà se esistono differenze sulla percezione nel modo di progettare al maschile o al femminile, fornendo anche esempi celebri della storia dell’architettura. L’appuntamento apre il ciclo di una serie di approfondimenti sul tema della
felicità dell’abitare.

Introduce:
Marco Vivio – vice presidente IN/ARCH Lazio
Interverranno:
Maria Acrivoulis – architetto
Filippo Bombace – architetto
Anna Irene Del Monaco – architetto
Massimo Locci – architetto
Davide Paterna – presidente Open City Roma
Modera:
Valentina Piscitelli – consiglio direttivo IN/ARCH Lazio

in collaborazione con EDILPIEMME e Galletti Group

invito

ROMA: INTERVENTI ATTESI E POSSIBILI RISPOSTE

i lunedì dell’architettura©

ore 18.30 | lunedì 27 marzo 2023 | via di Villa Patrizi 11, Roma

ROMA: INTERVENTI ATTESI E POSSIBILI RISPOSTE

L’IN/ARCH, da sempre sostenitore di dibattiti con politici, operatori imprenditoriali, esponenti del mondo accademico e professionale sulle tematiche del processo di trasformazione delle città e della qualità dell’architettura, promuove questo incontro per valutare possibili risposte operative nel campo dell’URBANISTICA ATTUATIVA ed in particolare nell’ABITARE, nei SERVIZI, nel FREESPACE.

Tale incontro è anche una risposta all’incarico affidato dal Sindaco di Roma per far sviluppare programmi e progetti sul tema “Laboratorio Roma 050 – il Futuro della Metropoli nel Mondo”: Piano di riqualificazione e rigenerazione urbana per la Capitale.

È noto che all’interno della Città versano in uno stato di degrado e con destinazioni d‘uso inattive molteplici edifici di proprietà pubblica e privata, soprattutto artigianali o industriali che rigenerati e con destinazioni d’uso modificate potrebbero restituire alla città servizi al posto di ruderi e luoghi malsani e rendere reali alcune utopie con una nuova visione dell’ambiente urbano per la fruizione dei servizi, lo sviluppo della socialità, la protezione ed il recupero di qualità ambientali non valorizzate, anche favorendo la promozione di forme di cooperazione comunitaria e di imprese solidali.

Per favorire la rigenerazione di parte del patrimonio pubblico, considerata la positività di analoghe esperienze anche romane, appare opportuno il ricorso al partenariato pubblico-privato per la realizzazione e la gestione di numerosi e specifici interventi che l’A.C. non effettua per la nota carenza di risorse economiche pubbliche.
Oggi, un’importante leva economica è rappresentata dall’apporto, a fondo perduto, di risorse addizionali del PNRR, che possono generare un effetto moltiplicativo degli investimenti pubblico -privati per un riammodernamento green di tanti edifici presenti nel territorio comunale.
Il patrimonio immobiliare privato inutilizzato e degradato per potersi rigenerare con mutate destinazioni d’uso e, se necessario, con diverse tipologie edilizie necessita di nuove procedure tecniche-amministrative chiare e con tempi certi.
Anche l’elaborazione di piani attuativi finalizzati al recupero dei servizi di prossimità e non solo, della residenza e dei luoghi di aggregazione sociale, consentirebbe l’utilizzazione dei volumi edilizi e degli spazi abbandonati per divenire luoghi di primari e sostenibili interventi per la rigenerazione anche di piccole porzioni della città, migliorando la qualità della vita e lo sviluppo delle comunità locali

saluti Marco Vivio, Vicepresidente IN/ARCH Lazio

introduzione dei Curatori: Alessandra Montenero, Docente Master Urbam – La Sapienza – Roma, Comitato dei saggi IN/ARCH e Stefano Salvi, libero professionista, Socio fondatore Studio Salvi & Associati- Roma, Docente ISIA Roma Design

intervengono: Maurizio Veloccia, Assessore all’Urbanistica; Andrea Tobia Zevi, Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative

ne parlano: Benedetta Bonifati, Vicepresidente per l’edilizia privata ANCE Roma-ACER; Marcella Gabbiani, Architetto – Studio Gabbiani & Associati; Alfonso Giancotti, Prof. Ordinario Progettazione. Architettonica – Facoltà di Architettura – Sapienza Università di Roma; Claudio Lucidi, Esperto Partenariato pubblico-privato, Ragioneria Generale dello Stato; Elisabetta Maggini, Presidente Giovani Imprenditori ANCE Roma-ACER; Alessandro Panci, Presidente Ordine Architetti PPC di Roma e Provincia; Enzo Pinci, già Docente Progettazione Architettonica, Storia dell’Architettura, Allestimento; Saverio Santangelo, Direttore Master Urbam – Urbanistica per l’Amministrazione pubblica – Facoltà di Architettura – Sapienza Università di Roma

modera Alessandra Montenero

invito

“IN DIFESA DELL’ARCHITETTURA”

i lunedì dell’architettura©

ore 19.00 | lunedì 20 marzo 2023 | via di Villa Patrizi 11, Roma

"IN DIFESA DELL'ARCHITETTURA"
riflessioni e proposte sul Codice dei Contratti pubblici

Contenuti per migliorare il DL 16.12.2022 Codice dei Contratti Pubblici

Questo “lunedì dell’architettura” vuole illustrare e dibattere su una proposta di modifica al Codice dei Contratti pubblici, finalizzata a salvaguardare la Qualità dell’architettura, bene comune, messa in discussione dal DL 16.12.2022.

La proposta riguarda i lavori sotto soglia comunitaria (euro 5.382.000), e precisamente: 1. La obbligatorietà del concorso di progettazione, senza prerequisiti di fatturato o avvalimenti, 2. La progettazione esecutiva a base di gara, 3. La gara d’appalto tradizionale (con eliminazione delle offerte anomale).

Questo perché ci deve essere una netta separazione di responsabilità tra progettista/ direttore dei lavori da un lato, e impresa appaltatrice dell’altro. Il progettista deve sempre stare dalla parte della pubblica amministrazione e rappresentare l’interesse pubblico. L’impresa appaltatrice ha il diritto/dovere di fare utili, contribuendo così allo sviluppo sostenibile e al progresso del Paese.

Senza questa separazione, sono sempre possibili conflitti di interesse e commistioni opache, anche garantendo un contratto separato per l’architetto.

Da più parti sono infatti emerse notevoli perplessità in ordine alla trasparenza, per la annunciata proliferazione, nel nuovo Codice, delle procedure negoziate e degli appalti integrati (senza bisogno di giustificarne l’utilizzo) sotto soglia comunitaria.

Per supportare la Pubblica amministrazione nell’espletamento di queste procedure, si potrebbe anche pensare di istituire, con il patrocinio dell’IN/ARCH e di altre istituzioni qualificate, un servizio di supporto tecnico-giuridico al Responsabile del procedimento.

Questa proposta potrebbe costituire il primo nucleo per quella “Legge per la qualità dell’Architettura” che gli architetti e la comunità civile attendono da 30 anni. Perché la qualità dell’architettura è un bene di tutti!

saluti Antonio Ciucci, Presidente ANCE Roma-ACER

ne parlano: Arturo Cancrini, Avvocato; Luciano Ciocchetti, Deputato al Parlamento; Nicola Irto, Senatore della Repubblica; Giorgio Lupoi, Presidente OICE; Stefano Michelato, architetto; Alessandro Panci, Presidente Ordine Architetti PPC di Roma e provincia; Massimo Rosolini, Presidente Ordine Architetti PPC della provincia di Latina; Marco Simiani, Deputato al Parlamento; Luca Zevi, Vicepresidente IN/ARCH

modera Marco Vivio, Vicepresidente IN/ARCH Lazio

intervento programmato Alessandra Montenero, Docente Master Urban – La Sapienza – Roma, Comitato dei saggi IN/ARCH

locandina