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Roma 3° millennio le identità possibili – INARCHLAZIO

Roma 3° millennio le identità possibili

lunedì 24 novembre 2003, ore 20.00

ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma

in occasione della pubblicazione curata da Raffaele Panella

Roma 3° millennio

le identità possibili

Groma volumi n°3, Palombi Editori
intervengono Matteo Caroli, Daniel Modigliani, Renato Nicolini, Raffaele Panella, Silvano Susi, Antonino Terranova, Pietro Valentino

coordina Marco Vivio

L’iniziativa nasce dal proposito congiunto di una struttura universitaria, del DAAC – Dipartimento di Architettura e Analisi della Città dell’Università di Roma “La Sapienza” – ed una realtà produttiva, l’ACER – Associazione dei Costruttori Edili Di Roma e Provincia – di affrontare e discutere gli urgenti e pressanti temi legati allo sviluppo di Roma.

Animati dalle medesime preoccupazioni sulle possibili identità future di questa città, mondo scientifico e mondo produttivo hanno messo a frutto le loro conoscenze e la loro esperienza per interrogarsi e avanzare ipotesi operative sui temi dell’ammodernamento della complessa e difficile realtà romana.

Attraverso un lavoro comune, costruito su idee, su valutazioni critiche e riflessioni letterarie, su progetti anche parziali, fattibili e sostenibili, DAAC e ACER, hanno deciso di elaborare un disegno della città di Roma, da offrire come contributo propositivo per il terzo millennio. Un disegno dotato, quindi, anche di un’anima economica capace di trovare al suo interno forme concrete di attuazione, nella finalità di un aumento complessivo della ricchezza sociale, come si richiede ad una moderna capitale d’Europa e del Mondo.

Queste, in sintesi, alcune delle questioni affrontate:

– come cogliere e far vivere, nel senso più dinamico e attualizzante del termine, i maggiori valori identitari di Roma sullo sfondo del generale fenomeno di globalizzazione;

– come abbracciare l’immenso universo della tutela e della salvaguardia senza scalzare l’istanza di un moderno funzionamento che la nuova realtà metropolitana impone;

– come consentire a Roma di competere con le altre capitali europee sia nella offerta di servizi, sia nella creazione di adeguate opportunità di investimento e di attrazione di risorse a livello internazionale;

– come ridefinire il ruolo dell’impresa e del capitale privato nella costruzione della città, considerando l’essenzialità della sua presenza ai fini dello sviluppo, tenendo ferma la necessità di un disegno complessivo definito in sede pubblica.

La storia, la memoria, la conservazione dell’immenso patrimonio storico, rappresentano infatti un peso enorme per chiunque guardi a Roma e si interroghi sul suo destino.

Eppure, accanto alla questione della permanenza del suo centro, al problema del recupero e della reinterpretazione dei valori sedimentati all’interno del suo tessuto, la Roma di oggi pone con altrettanta forza ed urgenza la questione dell’ammodernamento complessivo delle sue strutture, a cominciare dall’affermazione della sua dimensione metropolitana e dalla organizzazione di una nuova rete di trasporti che la renda finalmente permeabile e godibile.

Su Roma, memoria del passato, topos della grande civiltà che ha informato di sé il mondo, sul suo possibile futuro di metropoli contemporanea, occorre coltivare una grande capacità di ascolto ed incentivare la progettualità.

Il carattere internazionale dell’iniziativa è inteso ad aprire orizzonti provenienti da mondi anche molto lontani, che si nutrono correntemente del moderno, su questioni quali la fruizione dei suoi immensi “giacimenti di antichità”, il suo ruolo di capitale della cristianità, il suo confronto, in termini di immagine e di funzionamento, con le moderne capitali mondiali.

Il consulto è organizzato per aree tematiche. Esse rappresentano alcuni dei volti della città; anticipano angolazioni possibili dalle quali osservare il suo intricato contesto