10/10/2016 – Proposte per una mobilità urbana pedonale, creativa e resiliente: Walkabout e dal GRAB al GRAP

Proposte per una mobilità urbana pedonale, creativa e resiliente: Walkabout e dal
GRAB al GRAP.

10 ottobre 2016 – sala conferenze ACER, via di Villa Patrizi 11, Roma
Ore 19:00

Costo di partecipazione: GRATUITO
Crediti formativi richiesti: 2

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
Walkabout significa “cammina in giro” e si riferisce al viaggio rituale che gli Australiani Aborigeni
intraprendono attraversando a piedi le distese dell’outback, le aree interne più remote che si estendono in
quelle semi-desertiche del bush. Il termine fu coniato dai proprietari terrieri bianchi australiani per riferirsi
agli Aborigeni che sparivano dalle loro proprietà, e dei quali si diceva “gone walkabout” (andato in
walkabout). Urban Experience gioca con questa definizione associandola a “talkabout” (parlare di…),
rilanciando così le esplorazioni urbane che coniugano cose semplici come passeggiate e conversazioni con
le complessità inedite del brainstorming nomade. Con i walkabout abbiamo attraversato diverse zone di
Roma e condiviso esperienze di una una mobilità urbana pedonale, creativa e resiliente.
Palestre di cittadinanza attiva conversando “di fianco” mentre ci si guarda intorno, “apprendendo
dappertutto” per attivare dei laboratori dello sguardo partecipato ed esplorazioni psicogeografiche. Esercizi
poetici e politici di resilienza urbana, attraverso i performing media di whisper-radio, geoblog e smartphone.

2) PROGRAMMA (2 cfp)
19:00 Introduzione e coordinamento a cura di Valentina Piscitelli
19:20 Walkabout: camminare parlando di Roma. (Carlo Infante)
19:40 L’importanza culturale del “percorso” (Umberto Croppi)
20:00 La città: il luogo della condivisione (Davide Paterna)
20:20 Dal GRAB al GRAP (Rosario Pavia)
20:40 Cosa frena l’uso della viabilità alternativa a Roma? (Alberto Fiorillo)
21:00 Domande e risposte
21:15 Saluti e ringraziamenti

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09/10/2016 – Alla scoperta delle tracce – casali e ville antiche lungo la via Salaria e al quartiere Trieste

ALLA SCOPERTA DELLE TRACCE – CASALI E VILLE ANTICHE LUNGO LA VIA SALARIA E AL QUARTIERE TRIESTE
Domenica 9 Ottobre 2016 - Appuntamento: via Salaria angolo viale di Villa Grazioli

Ore 10:30
Costo di partecipazione: € 15,00
Crediti formativi richiesti: 3

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
Via Salaria, ovvero non solo Villa Ada. La strada è affiancata da una sequenza di ville e casini nobili, che dal
XVIII secolo ne punteggiano il percorso. Alcuni, come villa Simonetti o villa Lecci, ridotti al solo edificio,
essendo stato del tutto stralciato il giardino che li decorava. Di altri, come villa Lancellotti, villa Pallavicini e
il casale Filomarino, accanto all’edificio, talvolta ancora con i suoi decori artistici e pittorici, sopravvivono
porzioni di giardino. La presenza di questi edifici è uno squarcio di passato all’interno di un presente, dove
un’edilizia urbana a villini e palazzine, ancorché di notevole qualità, ha sommerso quel panorama di vigne,
ville e filari alberati proprio del suburbio, ed esteso per un raggio di 4-5 chilometri fuori delle Mura.
La passeggiata si conclude in quello che è forse il complesso più esteso fra quelli parzialmente alterati e
distrutti, quella villa Chigi a piazza Vescovio, oggetto in anni recenti di radicali restauri, che conserva integra
la decorazione pittorica, e un giardino formale settecentesco ricostruito. Alla parte privata della villa, con
l’edificio, si affianca la parte di giardino a parco pubblico, anch’essa ricostruita a partire dall’originario
disegno, con il percorso interrotto da cabinets di verzura e culminante nel belvedere, decorato in origine da
una statua di Antinoo, aperto e rivolto verso il panorama di Tivoli e dei monti sullo sfondo, e oggi sugli
intensivi di viale Libia.
La visita evidenzia la compresenza di storia e presente nello sviluppo urbano dell’area Salario- Trieste,
portando a riflettere sulle tracce e i segni, ancora leggibili, oltre che delle architetture, dei tracciati, dei
percorsi e delle visuali legati alla configurazione orografica.

2) PROGRAMMA (3 cfp)
10:30 Introduzione e coordinamento a cura di di VALENTINA PISCITELLI
10:45 Lungo la Salaria. Ville e casini di delizia, le tracce affioranti. (A. Mazza / V. Piscitelli)
12:05 La villa Chigi a piazza Vescovio. Architettura, giardino e panorama. (A. Mazza / V. Piscitelli)
13:30 Domande e risposte
13:45 Saluti e ringraziamenti

3) RELATORI

- Relatore: Alessandro Mazza (dottorando/storico dell’architettura)
- Relatore: Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)

 

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18/09/2016 – Itinerari del moderno – via Prenestina. Da Eurisace al neorealismo, dal pigneto alternativo ai palazzi con piscina dell’immobiliare

CAUSA PREVISIONE DI MALTEMPO  LA PASSEGGIATA PREVISTA PER Domenica 18 Settembre 

E’ RINVIATA A DOMENICA 25 SETTEMBRE 2016 – Porta Maggiore, davanti al Sepolcro di Eurisace
Ore 10:30

ITINERARI DEL MODERNO – VIA PRENESTINA. DA EURISACE AL NEOREALISMO,
DAL PIGNETO ALTERNATIVO AI PALAZZI CON PISCINA DELL’IMMOBILIARE

Costo di partecipazione: € 15,00
Crediti formativi richiesti: 3

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
Un viaggio attraverso il Prenestino, un tempo gloriosa periferia e oggi settore urbano altamente stratificato,
dove accanto alla cultura alternativa e alla socialità del Pigneto convivono universi completamente
differenti, con monumenti, spazi urbani e architetture di grande diversità. Cominceremo dall’antico, da
quel Sepolcro di Eurisace che ha ispirato architetture lontane nel tempo e nello spazio, come la Russia
sovietica. Proseguiremo con il Pigneto, laboratorio urbano in trasformazione, e con la villa Serventi,
importante testimonianza dei fasti suburbani della vigna-villa romana, nucleo organizzatore dello spazio
circostante, il quartiere a villini degli anni ’20, una “garden city” a scala romana, costruito su parte dei
terreni della villa stessa, con spazi di poetica suggestione. Continueremo col Prenestino neorealista dei
grandi intensivi fra le due guerre, dove fu ambientato il film Roma città aperta, intensivi che al carattere
popolare affiancano una monumentalità memore della classicità romana, per concludere la nostra
passeggiata con i complessi costruiti dalla Società Generale Immobiliare fra gli anni ’50 e i ’60, caratterizzati
dal verde privato e dalla piscina condominiale. Si tratta di un intervento destinato a un ceto medio al quale
veniva offerta una qualità di vita e di spazio collettivo decisamente elevata rispetto agli standards
meramente speculativi della periferia del dopoguerra. In uno spazio concentrato, la passeggiata attraversa
temi di urbanistica e sviluppo del territorio altamente diversificati: testimonianze dell’Antico, sviluppo di
una periferia industriale e operaia, la relazione intrattenuta dalle ville settecentesche con l’espansione
urbana, le suggestioni del disurbanismo, gli interventi di architettura moderna.
2) PROGRAMMA (3 cfp)
10:30 Introduzione e coordinamento a cura di di VALENTINA PISCITELLI
10:45 Il prenestino, da Eurisace ai Serventi. Antichita’ e casini nobili. In mezzo, il pigneto. (A. Mazza / V.
Piscitelli)
12:05 Dalla “garden city” al neorealismo, da Anna Magnani all’immobiliare. la grande trasformazione. (A.
Mazza / V. Piscitelli)
13:30 Domande e risposte
13:45 Saluti e ringraziamenti
3) RELATORI
– Relatore: Alessandro Mazza (dottorando/storico dell’architettura)
– Relatore: Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)

 

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03/07/2016 – ALLA SCOPERTA DELLE TRACCE: VIA XX SETTEMBRE, DA PORTA PIA AL QUIRINALE. VILLE, GIARDINI, CHIESE DISTRUTTE

ALLA SCOPERTA DELLE TRACCE: VIA XX SETTEMBRE, DA PORTA PIA AL QUIRINALE.

VILLE, GIARDINI, CHIESE DISTRUTTE


Domenica 03 luglio 2016 – Appuntamento: via XX SETTEMBRE, angolo via Palestro
Ore 16,00

Costo di partecipazione: € 15,00
Crediti formativi richiesti: 3
1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
La passeggiata punta a ricostruire la distrutta articolazione di una delle quinte stradali più importanti della
città papale. A partire dalla demolita villa Costaguti, sul sito oggi occupato dall’Ambasciata britannica
presso Porta Pia, fino alla piazza del Quirinale, lo spazio si articolava secondo prospettive,canali ottici,
pausate emergenze architettoniche, di cui oggi sopravvivono solo esempi isolati. La visita punta a
ricostruire una percezione complessiva dello spazio urbano, nel passaggio dalla città alla campagna intra
muros, costruito nella stretta relazione con i panorami, l’irregolarità orografica (la valle fra Pincio e
Quirinale, il declivio in direzione dell’attuale via Nazionale e di S. Maria Maggiore), che costituiscono la
saldatura fra l’asse della via Pia e la Strada Felice di Sisto V, capolavoro dell’urbanistica cinquecentesca, sul
nodo strategico e visuale delle Quattro Fontane. Qualità urbanistica e (spesso perduta) qualità
architettonica concorrono a un complesso urbano di qualità eccezionale, la cui leggibilità è oggi largamente
compromessa, specialmente nel tratto fra piazza S. Bernardo e Porta Pia, e va dunque di nuovo resa
leggibile nella qualità dei suoi spazi, sia progettati che naturali (le ville-vigne che ne costeggiavano il
percorso).
2) PROGRAMMA (3 cfp)
16:00 Introduzione e coordinamento a cura di VALENTINA PISCITELLI
16:15 Alla scoperta delle tracce: via XX settembre, da porta Pia a piazza s. Bernardo. ville, vigne e giardini
distrutti. (A. Mazza / V. Piscitelli)
17:20 Urbanistica e architettura: via XX settembre, da piazza s. Bernardo al Quirinale. (A. Mazza / V.
Piscitelli)
18:45 Domande e risposte
19 Saluti e ringraziamenti
3) RELATORI
– Relatore: Alessandro Mazza (dottorando/storico dell’architettura)
– Relatore: Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)

 

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20/06/2016 – Per una nuova cultura del bagno pubblico a Roma

Per una nuova cultura del bagno pubblico a Roma

Tagliacollo bagni pubblici 20 giugno

Roma detiene il primato di essere una delle poche città europee a non avere bagni pubblici gestiti secondo le regole del decoro e dell’igiene. L’accesso al servizio igienico pubblico costituisce, invece, un tema importante della quotidianità – che coinvolge uomini e donne, giovani e anziani, ricchi, poveri e disabili, persone provviste di alloggio e senza casa, cittadini e turisti – e influisce pesantemente sulla qualità della vita di Roma Capitale. Architetti, urbanisti, imprese e politici sono dunque chiamati in causa per ragionare su un orizzonte ampio di problemi che va dalla qualità del progetto architettonico in area monumentale, alle tecnologie d’avanguardia da adottare per impianti e sanitari destinati all’uso collettivo, alle diverse possibilità di trattamento e compostaggio degli escrementi, agli obiettivi di ecosostenibilità, alla definizione di un piano urbano per i bagni pubblici, il tutto nella chiave dell’accoglienza come sfida per la modernità della nostra città.

Introduce e coordina Emma Tagliacollo

Tavola rotonda con Giancarlino Benedetti Corcos, Giancarlo Goretti, Massimo Locci, Rosario Pavia, Maria Spina, Walter Tocci

i lunedì dell’architettura©                

ore 19.00  |  lunedì 20 giugno 2016

ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma

 

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13/06/2016 – Agricoltura e archeologia

i lunedì dell’architettura©                
ore 19.00  |  lunedì 13 giugno 2016 – ACER – via di Villa Patrizi 11, Roma

 

Agricoltura e archeologia
Green infrastructures, economia e parchi archeologici

Roma ha straordinarie potenzialità proprio nel paesaggio non edificato della città, nell’Agro Romano esteso ai nuovi confini della Città Metropolitana. Le reti infrastrutturali ecologiche urbane, individuando nuove ed alternative modalità di intervento, possono favorire la riconnessione degli spazi inedificati, sia gli ambiti storici e archeologici sia quelli interstiziali, discontinui, frammentati, più o meno abbandonati. Tra i problemi da affrontare la perdita della “forma urbis” e dell’ “effetto città” in tutti i comparti periferici, consumo di suolo, omologazione degli usi e impoverimento dei mix funzionali, abbandono della campagna nei margini delle periferie, inefficienza energetica, eccesso di impermeabilizzazione dei suoli, dissesto idrogeologico Ciò che oggi appare come un ostacolo insormontabile per le trasformazioni urbane può essere inteso, invece, come una straordinaria occasione di sviluppo economico, culturale, gestionale, di qualità architettonica e ambientale.

Tra i problemi che si pongono non è irrilevante anche la riorganizzazione delle Soprintendenze archeologiche romane. In ragione dei nuovi orientamenti del MIBACT queste saranno suddivise in quattro nuovi settori separati e indipendenti, che riguardano l’area centrale, il sistema dei musei e del Colosseo e l’Appia Antica. Qualcosa di simile avverrà anche per i settori dell’Architettura e del Paesaggio. Una riflessione seria è necessaria per valutare se le nuove configurazioni delle Soprintendenze saranno in grado di affrontare le complesse strategie di trasformazione urbana descritte.

introduce e coordina Massimo Locci
ne discutono Maria Beatrice Andreucci, Gianni Bulian, Gianni Celestini, Maria Grazia Filetici, Achille Ippolito, Davide Marino, Alessandra Muntoni, Rita Paris

invito pdf 13giugno2016

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27/06/2016 – COMUNICAZIONE DEL PROGETTO, FOTOGRAFIA ED ARCHITETTURA

COMUNICAZIONE DEL PROGETTO, FOTOGRAFIA ED ARCHITETTURA (Luigi Filetici)
27 giugno 2016 – sala conferenze ACER, via di Villa Patrizi 11, Roma
Ore 15:00
Costo di partecipazione: GRATUITO – Crediti formativi richiesti: 2

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
Molteplici sono i tentativi e le circostanze nelle quali si è cercato di capire il rapporto e le influenze che
esistono tra fotografia e architettura. Il primo e più naturale dei quesiti che ci si pone è se la fotografia
“d’architettura” deve essere espressione artistica o documento oggettivo dell’opera. In realtà, come nelle
migliori dispute, non è possibile distinguere meccanicamente le due cose.
Dall’analisi del lavoro dell’architetto e fotografo di architettura Luigi Filetici si vuole approfondire
l’importanza della fotografia di architettura come strumento di “comunicazione del progetto architettonico”. Le immagini della città consolidata e delle architetture contemporanee sono un valido strumento per la pianificazione urbana e per la progettazione architettonica. Infatti, come spesso è accaduto, la fotografia, oltre a rendere concreto il linguaggio personale dell’autore si è fatta carico, come mezzo di comunicazione, di soddisfare la necessità di rappresentazione, ricerca e diffusione, dello spazio architettonico.

2) PROGRAMMA
Introduzione e coordinamento a cura di Valentina Piscitelli
Fotografia ed architettura (Luigi Filetici )
Comunicazione del progetto, analisi e strategie (Luigi Filetici )
Analisi delle problematiche della fotografia di architettura (Luigi Filetici )
Il progetto dell’immagine (Massimo Locci )
La fotografia documentazione e creatività (Giorgio Muratore)
Il racconto dell’architettura contemporanea (Andrea Giunti)
domande e risposte
Saluti e ringraziamenti

3) RELATORI
– Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)
– Giorgio Muratore (architetto e docente universitario)
– Massimo Locci (architetto e docente universitario)
– Andrea Giunti (architetto ed imprenditore)
– Luigi Filetici (architetto e fotografo)

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12/06/2016 – Roma – La città “pubblica” – Il valore architettonico ed urbanistico nelle recenti esperienze delle stazioni metropolitane delle linee B1 e C (“METRO leggende romane”)

Roma – La città “pubblica” – Il valore architettonico ed urbanistico nelle recenti
esperienze delle stazioni metropolitane delle linee B1 e C (“METRO leggende
romane”)

12 giugno 2016 – ingresso Stazione Teano (Linea C), via Teano, Roma
Ore 10:00
Costo di partecipazione: € 15,00 – Crediti formativi richiesti: 3

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
L’itinerario prevede la visita ad alcune delle nuove stazioni metropolitane più rappresentative guidata da Vita Cofano, già coordinatore della progettazione architettonica nelle società di ingegneria che le hanno costruite e
realizzatore del progetto “METRO leggende romane”. Nato da un’idea di Valentina Piscitelli, il progetto è un’occasione poliedrica e multicanale per diffondere i retroscena dei manufatti per la viabilità in questione, di cui questa “passeggiata romana” fa parte integrante. Dal momento che vengono ideate, sino alla gestione del cantiere, passando attraverso la concretizzazione del volume architettonico, la selezione dei materiali, la creazione dei dettagli costruttivi, l’integrazione con le strutture e le tecnologie impiantistiche, la verifica delle normative contingenti, il confronto con gli specialisti del settore, le modifiche sul campo dovute agli imprevisti, le stazioni sono tra gli “oggetti” più complessi ed anche per questo più affascinanti da progettare e costruire. Sono in secondo luogo delle occasioni eclatanti per dare valore al quartiere che le ospita, se non all’intera città. Il risultato finale è il frutto di una lunga e sofferta sinergia tra gli architetti, i tecnici dei general contractors e i loro fornitori. Sono ben più che delle parti di un complesso infrastrutturale: sono materia viva anche quando entrano in uso. Per tutto quanto sin qui detto, la visita è stata concepita per dare una panoramica esaustiva sulle recenti esperienze nella Capitale raccontate proprio dai progettisti.
Pertanto la prima parte sarà dedicata alla linea C, con l’Arch. Vinditti che illustrerà l’unità delle scelte stilistiche e concettuali dal capolinea di Montecompatri Pantano sino all’estremo opposto provvisorio di Lodi, scelte come la luminosità, l’ariosità, la trasparenza che sono al meglio rappresentate negli esempi di Teano e Pigneto. La seconda parte avrà luogo sulla linea B1 e darà voce allo studio ABDR, i cui Archh. Desideri e Merlo racconteranno per l’appunto i leitmotiv di Annibaliano e Libia, come la ‘mimetizzazione’ degli involucri in emersione e di conseguenza il valore in architettura degli input urbanistici. Insomma, a fronte delle continue maldicenze legate alla manutenzione, al funzionamento, alla conformazione interna, questo vuole essere un momento per scoprirne di più sui tre principali aspetti che governano l’architettura delle nuove stazioni metropolitane romane: l’articolazione degli spazi, l’integrazione tra i tipi di finiture e infine le realtà volumetriche (o non-volumetriche).

2) PROGRAMMA (3 cfp)
10:00 Introduzione e coordinamento a cura di Valentina Piscitelli
10:15 ‘METRO leggende romane’: un progetto per diffondere il valore delle nuove stazioni metropolitane
(linee B1 e C). Caratteristiche della linea C (Vita Cofano)
10:25 Stazione Teano, la stazione culturale (Fabrizio Vinditti)
11:00 Stazione Pigneto, la stazione occhio sul quartiere rivalutato (Fabrizio Vinditti)
12:05 Stazione Annibaliano, la stazione salotto (Paolo Desideri e Mauro Merlo)
12:40 Stazione Libia, la stazione illuminata (Paolo Desideri e Mauro Merlo)
13:05 Caratteristiche della linea B1 (Vita Cofano)
13:15 Domande e risposte
13:30 Saluti e ringraziamenti

3) RELATORI
– Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)
– Vita Cofano (architetto esperto di infrastrutture)
– Fabrizio Vinditti (architetto socio studio Archigroup, direttore artistico e progettista della Linea C)
– Paolo Desideri (architetto socio studio ABDR, progettista della linea B1)
– Mauro Merlo (architetto responsabile di progetto studio ABDR linea B1)

 

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19/06/2016 – OLTRE IL TEVERE: IL GIANICOLO FRA VILLE E POETI

OLTRE IL TEVERE: IL GIANICOLO FRA VILLE E POETI
Domenica 19 Giugno 2016 – Appuntamento: ingresso Orto Botanico, l.go Cristina di Svezia
Ore 16,00
Costo di partecipazione: € 15,00 – Crediti formativi richiesti: 3

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
La passeggiata inizia con una visita all’Orto Botanico, questo importante complesso di piante, inserito in
una cornice paesaggistica ancora intatta, quella delle pendici del Gianicolo, che testimonia la qualità di uno
spazio in cui la città antica (Trastevere) si relazionava, senza soluzione di continuità, con la natura e il
panorama. Proseguiremo alla scoperta del Gianicolo, iniziando da una sua gemma nascosta: la villa del
Bosco Parrasio, donata dal re Giovanni V del Portogallo all’Accademia dell’Arcadia per i suoi convegni, sede
di declamazioni poetiche e tuttora proprietà dell’Accademia. Arriveremo infine a villa Sciarra, porzione
superstite di un importante complesso in origine esteso a valle fino a S. Cosimato. Il quartiere edificato a
partire da inizio ‘900 sulle pendici del colle, una “Trastevere alta”, presenta lungo le vie Nicola Fabrizi,
Dandolo e limitrofe alcune importanti architetture residenziali, opera di progettisti come Aschieri, Sabbatini,
Limongelli, Giorgio Calza Bini, esponenti di una modernità romana che da suggestioni vernacolari approda,
attraverso l’esperienza novecentista, a un razionalismo di qualità notevole. La passeggiata ha quindi un
duplice interesse: la ricostruzione della relazione fra la città e la campagna di ville e vigne che la avvolgeva
nel passato preunitario, qui ancora leggibile per una notevole estensione: correlata a questa, la ricchezza
degli scorci e dell’orografia, posta a creare paesaggi distinti ed individuati. E accanto a questa relazione,
l’inserimento nella giacitura orografica di grande suggestione – si pensi alla relazione a distanza con l’altra
eminenza orografica, il colle Aventino al di là del fiume – di alcuni esempi di architetture del ‘900 di alta
qualità estetica e urbana.

2) PROGRAMMA (3 cfp)
16:00 Introduzione e coordinamento a cura di VALENTINA PISCITELLI
16:15 OLTRE IL TEVERE: IL GIANICOLO E LE SUE PENDICI. (A. Mazza / V. Piscitelli)
17:20 FRA BAROCCHETTO E RAZIONALISMO: IL GIANICOLO MODERNO. (A. Mazza / V. Piscitelli)
18:45 Domande e risposte
19:00 Saluti e ringraziamenti

3) RELATORI
– Relatore: Alessandro Mazza (dottorando/storico dell’architettura)
– Relatore: Valentina Piscitelli (architetto e membro del consiglio direttivo INARCH Lazio)

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29/05/2016 – ITINERARI DEL MODERNO – L’EUR. ARCHITETTURE RESIDENZIALI DAL “WEISSENHOF” ROMANO DELLA MOSTRA DELL’ABITAZIONE AGLI ANNI DELLA “DOLCE VITA”

ITINERARI DEL MODERNO – L’EUR. ARCHITETTURE RESIDENZIALI DAL
“WEISSENHOF” ROMANO DELLA MOSTRA DELL’ABITAZIONE AGLI ANNI DELLA
“DOLCE VITA”

Domenica 29 Maggio 2016 – Appuntamento: ai piedi della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
Ore 16:00
Costo di partecipazione: € 15,00
Crediti formativi richiesti: 3

1) PREMESSA ED OBBIETTIVI FORMATIVI
La passeggiata studia l’EUR come l’esempio più coerente e concluso di edilizia residenziale razionalista e
moderna a Roma. L’importanza architettonica di villini e palazzine di questo quartiere è stata finora largamente
trascurata da una storiografia, che ha puntato a ricostruire la qualità monumentale dei suoi edifici pubblici, in
relazione alle volontà “imperiali” del regime fascista. L’architettura residenziale postbellica costituisce invece un notevole laboratorio di compresenza fra arti decorative e architettura, nel segno della diffusione – su un’area
omogenea e in maniera compatta – di ricerche architettoniche maturate a partire dalle esperienze dei maestri
del razionalismo internazionale, da Libera al Bauhaus a Neutra a Wright. Il risultato è una concentrazione –
anomala, per Roma, e del tutto peculiare – di edifici di alta qualità formale all’interno di spazi strutturati e
calibrati con una forte qualità ambientale e paesaggistica, dal disegno del verde alle alberature, agli elementi
ricorsivi di arredo, come le murature di tufo sbozzato che costituiscono il leitmotiv unitario della delimitazione
degli spazi esterni. La passeggiata prende le mosse dall’irrealizzato complesso della Mostra dell’Abitazione
dell’e42, unico nucleo abitativo del quartiere previsto dal fascismo, da ubicarsi sulla collina adiacente la Chiesa
dei SS. Pietro e Paolo. Progetti e suggestioni di questo “Weissenhof” romano vengono messi a confronto con
l’edilizia di qualità, opera di altri progettisti, realizzata invece nel dopoguerra proprio su quest’area. Obiettivo della visita è quello di evidenziare agli architetti la qualità progettuale di architetture e spazi esterni, in grado di costituire un termine di confronto con le modalità della progettazione contemporanea.

2) PROGRAMMA (3 cfp)
16:00 Introduzione e coordinamento a cura di VALENTINA PISCITELLI
16:15 Itinerari del moderno – l’Eur. il “Weissenhof” romano della mostra dell’abitazione. (A. Mazza / V.
Piscitelli)
17:20 L’Eur e il dopoguerra: architetture negli anni della “dolce vita”. (A. Mazza / V. Piscitelli)
18:45 Domande e risposte – Sono previste alla conclusione della visita fra il relatore e i partecipanti
19:00 Saluti e ringraziamenti

 

[contact-form-7 id=”3307″ title=”29/05/2016 – ITINERARI DEL MODERNO – L’EUR. ARCHITETTURE RESIDENZIALI DAL “WEISSENHOF” ROMANO DELLA MOSTRA DELL’ABITAZIONE AGLI ANNI DELLA “DOLCE VITA””]